Lettera M – N – O
MADIERE ossatura in legno posizionata trasversalmente alla chiglia; unendo due costole forma un’ordinata.
MAESTRALE vento che soffia da nord-ovest; chiamato anche col termine francese Mistral, soffia violento, specie durante il passaggio di una perturbazione, generando condizioni di mare assai dure per la navigazione.
MAGLIA anello di catena.
MANICA A VENTO presa d’aria collocata in coperta, dotata di cuffia girevole al fine di evitare l’entrata d’acqua sottocoperta.
MANIGLIA attrezzatura usata per unire due anelli dalla forma ad U e la cui apertura viene regolata da una copiglia avvitabile.
MANO DI GRASSO detta anche “mezza mano” perchè si riferisce alla parte più concava della randa, subito in prossimità del boma; prendere la mano di grasso significa togliere dall’area esposta al vento la parte più grassa, ovvero smagrire la randa.
MANO DI TERZAROLI una porzione Dlla randa (o anche dei fiocchi) che si può ammainare e raccogliere tenendola ben serrata con 1′ausilio di cimette dette matafioni. Prendere i terzaroli (prima, seconda e a volte anche terza mano) significa ridurre progressivamente l’area della randa esposta al vento.
MANOVRE CORRENTI l’insieme delle cime utilizzate per issare e tesare le vele (scotte, drizze, amantigli, ecc.).
MANOVRE DORMIENTI I’insieme dei cavi (fissi e in tensione) che sorreggono l’albero (drizze, stralli).
MAONA Zattera o chiatta, generalmente rimorchiata, utilizzata per il trasporto merci.L’etimologia della parola deriva dal francese Mahon, mahone, dallo spagnolo, mahona; dall’arabo mahun vaso come Vascello da Vaso
MARCONI attrezzatura velica così denominata perchè le imbarcazioni attrezzate con questo tipo di vele ricordavano le antenne della radio inventata dallo scienziato italiano: è l’attrezzatura usata su tutte le moderne imbarcazioni a vela.
MARE AL GIARDINETTO offrire all’onda il giardinetto della barca, ovvero mantenere una rotta tale che il mare sopraggiunga per 3/4 da poppa.
MARE AL MASCONE presentare alle onde il mascone, cioè mantenere una rotta tale che la barca avanzi e salga sul fronte d’onda in arrivo con un angolo di circa 45 gradi rispetto ad esso.
MAREA periodica variazione del livello del mare causata dall’attrazione di luna e sole combinata col moto terrestre.
MARGHERITA, NODO nodo utilizzato allo scopo di accorciare una cima così da evitare di tagliarla.
MARINA porto turistico attrezzato appositamente per le imbarcazioni da diporto.
MARRA uno dei bracci dell’ancora. il cui scopo è di affondare nel terreno.
MASCONE parte prodiera (di dritta o di sinistra) della barca, subito a poppavia della prua.
MASTRA foro praticato sulla coperta o sulla tuga per far passare l’albero, che in questo caso si dice passante (con piede in chiglia).
MATAFIONE cima utilizzata per legare la vela dopo aver preso una o più mani di terzaroli.
MATT fibra di vetro pressata a stuoia e utilizzata nella costruzione delle barche in vetroresina.
MAY DAY chiamata radio di richiesta di soccorso, normalmente sul canale 16 VHF; deriva dal francese “m’aider”, aiutatemi.
MEDA segnalamento marittimo per avvisare di pericoli o per aiutare negli allineamenti.
MELTEMI vento prettamente estivo che spira da nord nella zona del Mare Egeo.
MEOLO sottile sagola fatta passare all’interno di una guaina cucita lungo la balumina; tesando o lascando il meolo è possibile evitare il fileggiare della vela o variare la sua concavità lungo la caduta poppiera.
MERCATORE geografo belga a cui si deve l’invenzione dell’omonima proiezione delle carte nautiche ancora oggi utilizzata.
MERIDIANO circolo massimo terrestre passante per i poli e perpendicolare ai paralleli (vedi anche Greenwich).
MERLINO sottile cavo utilizzato per cuciture a mano.
METTERE IN CHIARO fare ordine; nel caso sia riferito ad una cima significa predisporla affinchè non si imbrogli durante una manovra.
MEZZA MANO vedi mano di grasso.
MEZZANA 1.albero situato più a poppavia di quello di maestra (vedi ketch); 2. randa inferita sull’albero di mezzana.
MEZZO COLLO dare volta a una cima facendogli fare un mezzo giro su se stessa, ad occhiello, così che il corrente passi sempre sotto e tenda ad autostrozzarsi; è la forma più semplice di nodo.
MEZZO MARINAIO lunga asta utilizzata nelle manovre di ormeggio per recuperare un cavo (mediante un gancio) o per allontanarsi (facendo forza sul puntale).
MIGLIO misura di distanza: il miglio marino è la distanza equivalente a un primo di latitudine, cioè 1851,8 metri (il miglio terrestre è invece 0,869 miglia marine, cioè 1,609 chilometri).
MIKE termine che rappresenta la lettera M nell’alfabeto fonetico internazionale ICAO.
MILLIBAR unità di misura della pressione atmosferica equivalente a 1000 dine per cmq.
MIRAGLIO struttura verticale aggiunta ad un segnalamento per renderlo più facilmente avvistabile.
MISTRAL 1. vedi maestrale: 2. tavola a vela monotipo progettata da E. Prade; classe olimpica dal 1996, misura m. 3,80×0.68; superficie velica di mq 6.
MOLLARE allentare completamente la tensione su una cima o un cavo.
MONOTIPO serie di imbarcazioni identiche per misure e disegno le quali possono competere in regata senza la necessità di ricorrere ai tempi compensati.
MORSE alfabeto telegrafico inventato da Samuel Morse: il sistema si basa su di un insieme combinato di linee e punti in grado di rappresentare tutte le lettere dell’alfabeto.
MORTAIO vedi bussola.
MOSCHETTONE gancio apribile usato per incocciare una drizza o per ingarrocciare una vela: quello usato per il fiocco è chiamato garroccio.
MOSTRAVENTO vedi segnavento.
MOTORSAILER barca da diporto a vela dotata di un motore il cui numero di cavalli supera numericamente la metà dei metri quadrati di velatura disponibile; in questo caso per la Legge è considerata barca a motore dotata di velatura ausiliaria.
MPS ovvero Multi Purpose Sail, vela per le andature portanti concepita per la crociera; è realizzata in tessuto da spinnaker, da cui si differenzia per la asimmetria del taglio; l’MPS è infatti murato a prua come un fiocco (eventualmente con una corta borosa) e issato non ingarrocciato, col punto di scotta manovrato come uno spinnaker; può assumere anche altri nomi, a seconda della veleria che lo fabbrica.
MURA l’angolo di mura (detto anche bugna) è l’angolo anteriore in basso di una vela, sia essa randa o fiocco. e viene fissato nel punto di mura: quest’ultimo si trova alla base dello strallo per le vele di prua e alla congiunzione tra albero e boma per la randa. Nei moderni yachts la mura del fiocco e quella di randa si trovano entrambe lungo l’asse longitudinale della barca, per cui con i termini mura a dritta o mura a sinistra viene inteso che il vento colpisce rispettivamente il lato destro o quello sinistro dello scafo; cambiare di mura è quindi sinonimo di virare di bordo.
MURARE fissare l’angolo di mura della vela.
MURATA il fianco dello scafo.
MUSONE è la ferramenta che si trova a prua estrema e generalmente composta da un unico blocco con l’attacco per lo strallo e il passacatena dell’ancora.
MYLAR pellicola di poliestere utilizzata per confezionare vele per vento leggero: la sostituzione del tradizionale tessuto con una pellicola comporta l’ottenimento di una vela con un coefficiente di elasticità uguale lungo ogni direzione di sollecitazione, ovvero senza maggiore allungamento e deformazione nel senso della trama.
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NADIR punto immaginario posto sulla verticale passante per l’osservatore, direttamente sotto i suoi piedi; il suo opposto è lo zenit.
NATANTE barca o altro oggetto costruito per navigare in genere; la legge italiana con questo termine definisce le piccole unità da diporto, di lunghezza non superiore a 6 metri, con motorizzazione inferiore ai 20 HP e stazza lorda non superiore alle 3 tonnellate.
NAUFRAGIO sinistro che comporta la perdita o la trasformazione in relitto dello yacht.
NAUTICA l’arte e la tecnica del navigare.
NAUTOFONO strumento per segnali sonori da utilizzarsi in caso di nebbia o scarsa visibilità.
NAVE termine generico per indicare una barca di grande dimensione; per la legge italiana la nave deve avere stazza lorda superiore alle 50 tonnellate, altrimenti dicesi imbarcazione.
NAVIGARE viaggiare sull’acqua per mezzo di un’imbarcazione.
NAVIGATORE 1. colui che va per mare; 2. addetto al tracciamento della rotta; in marina il compito è svolto dall’Ufficiale di Rotta.
NAVIGAZIONE l’atto del trasportare o del viaggiare sull’acqua; 1. la navigazione astronomica : consente, con l’aiuto del sestante e delle effemeridi, di rilevare il punto nave osservando gli astri; 2. la navigazione costiera : consiste nel navigare tenendo conto dei punti cospicui e dei punti di riferimento in genere situati lungo la costa; 3. la navigazione stimata : è la più comune tra i diportisti e consiste nel valutare la posizione istantanea della barca grazie alla distanza stimata percorsa lungo la rotta, anch’essa stimata, tenendo conto delle influenze di deriva e scarroccio.
NEBBIA condensazione dell’umidità atmosferica in minutissime goccioline d’acqua che riducono la visibilità a meno di 1 km (altrimenti dicesi foschia).
NEMBOSTRATO nube di pioggia molto scura e con margini frastagliati che si trova a circa 1500-2200 metri di altezza; nella parte inferiore, dove cade una pioggia continua, appare sfrangiata.
NODO 1. intreccio tra uno o più cavi in modo da ottenere delle legature; 2. unità di misura che indica la velocità di un’imbarcazione corrispondente ad un miglio marino, ovvero a 1852 metri.
NOMINATIVO INTERNAZIONALE gruppo di quattro lettere dell’alfabeto che identificano un’imbarcazione.
NORD punto cardinale, indicato con la lettera N, che corrisponde al settentrione, ovvero ai 0 gradi della Rosa dei Venti.
NOSTROMO responsabile dell’equipaggio e delle attrezzature di bordo; nella marina militare è il sottufficiale incaricato ai servizi di carattere marinaresco.
NOVEMBER termine che rappresenta la lettera N nell’alfabeto fonetico internazionale ICAO
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OBLO’ finestratura circolare lungo il fianco dello scafo o della tuga, normalmente con robusto portello di vetro munito di guarnizione stagna.
OCCHIELLO foro sulla vela, rinforzato lungo i bordi con un anello di metallo o plastica; serve a permettere il passaggio delle borose o dei matafioni: è detto anche brancarella.
OCHETTE sono così chiamate le prime creste bianche che si formano sulla superficie del mare e che denotano un vento superiore ai 15 nodi.
OFF-SHORE vedi altura.
OMBRINALE apertura sul fondo del pozzetto direttamente collegata a mare, per permettere lo svuotamento dell’acqua eventualmente entrata.
ONDA massa d’acqua che si agita alternativamente sul normale livello; il fenomeno è provocato dalla corrente, dalle maree, dalla risacca o dal vento.
ONE-OFF termine inglese per indicare un prototipo di imbarcazione. per lo più da regata.
OPERA MORTA l’insieme delle parti dello yacht non direttamente a contatto con l’acqua. cioè scafo, coperta, sovrastrutture, ecc. che si trovano al di sopra della linea di galleggiamento.
OPERA VIVA parte dello scafo a diretto contatto con l’acqua.
OPTIMIST imbarcazione a deriva mobile con scafo a spigolo e fondo piatto progettata nel 1954 da Clark Mills; misura m. 2,30×1,13 ed ha una superficie velica di mq 3,25; è utilizzata nelle scuole di vela di tutto il mondo per insegnare i primi rudimenti velici ai bambini.
ORC Offshore Racing Council: è l’organismo internazionale che si occupa delle Classi IOR e delle regate d’altura.
ORDINATA sezione trasversale di una barca o anche, er estensione, rinforzo dello scafo che fa parte dell’ossatura trasversale.
ORDITO insieme di fili tenuti tra loro paralleli sui quali viene intrecciato avanti e indietro un altro filo (la trama) fino a formare un tessuto.
ORECCHIA con questo termine si indica il ritmico ondeggiare della parte alta dello spinnaker lungo il bordo di ingresso del vento; denota che la vela è perfettamente regolata.
ORMEGGIARE fissare la barca, con l’ausilio di cime o di cavi, ad un punto saldamente vincolato rispetto alla terraferma, sia esso una banchina portuale, che un gavitello, un corpo morto, ecc.
ORMEGGIO l’atto dell’ormeggiare.
ORTODROMICA dicesi di rotta congiungente due punti sulla superficie terrestre in modo tale che la distanza sia la minima possibile (ad esempio le rotte aeree: per raggiungere la California dall’ltalia è assai più breve sorvolare il Polo piuttosto che andare per Est o Ovest, rotte lossodromiche cioè linee rette sulle carte in proiezione di Mercatore); alle nostre latitudini una rotta ortodromica appare sulla carta nautica come una linea curva, perciò difficilmente seguibile in quanto comporta una variazione continua dell’angolo di rotta; per questo si adotta eventualmente la tecnica di approssimare una rotta ortodromica con più tratti di lossodromiche.
ORZARE portare la prua della barca maggiormente contro vento cioè stringere il vento.
ORZIERA è la barca che si porta spontaneamente all’orza, ovvero tende a stringere sempre di più il vento.
OSCAR termine che rappresenta la lettera O nell’alfabeto fonetico internazionale ICAO.
OSMOSI fenomeno naturale in cui il gel-coat si comporta come una membrana semipermeabile e si lascia lentamente attraversare dall’acqua, che va così a riempire gli interstizi vuoti della lavorazione della vetroresina; è da ritenere un danno grave in quanto rende fragile la struttura dello scafo.
OSTERIGGIO finestratura sulla coperta o sul cielo della tuga per dare aria e luce all’interno della barca.
OVEST punto cardinale, indicato con la lettera W, che corrisponde all’occidente, ovvero ai 270 gradi della Rosa dei Venti.